Il Growth Hacking è un termine che è stato coniato non molto tempo fa, precisamente nel 2010, da Sean Ellis, non è altro che un insieme di strategie, messe in atto anche in uno spazio di coworking ad esempio, per poter far crescere l’azienda in maniera più veloce. Non importa se si tratta di un’impresa piccola, media o grande, il Growth Hacking è sempre una soluzione considerata innovativa.
Il concetto è nato e si è sviluppato per la prima volta negli Stati uniti, ma in Europa inizia a mostrarsi un elevato interesse per questo argomento e infatti dal 2013 ad oggi ci sono stati molti progressi e anche la figura professionale del Growth Hacker ha assunto molto più valore. In questo articolo approfondiremo le strategie del Growth Hacking e della figura professionale.
Fino ad ora abbiamo dato un’occhiata approssimativa a ciò che viene definito col termine di Growth Hacking e nel paragrafo successivo vedremo quali sono gli strumenti utilizzati, ma prima approfondiremo la nozione principale.
Wikipedia considera il Growth Hacking come «l’insieme dei processi che mette in relazione canali di marketing e sviluppo del prodotto con lo scopo di identificare le soluzioni più efficaci ed efficienti per metter su un business».
Il processo di Growth Hacking è quindi in grado di unire in maniera rapida tutti gli elementi che compongono il marketing funnel, le vendite, lo sviluppo dei prodotti, le vendite e molto altro ancora. Il tutto viene utilizzato per poter fare crescere l’impresa il più velocemente possibile, infatti le start-up puntano molto su queste strategie. Ad oggi si può dire che il Growth Hacking si è rivelato un ottimo alleato per gli imprenditori che molto spesso si rivolgono ad aziende di consulenza specifica per poter sollevare l’impresa e per rilanciare la propria attività.
La prima cosa da fare è focalizzarsi sul prodotto:
– attivando tutti i canali own media per favorire l’accessibilità al prodotto,
– coinvolgendo e gestendo i follow-up,
– definendo le metriche.
Il secondo punto essenziale è soffermarsi sul proprio target obiettivo. È utile conoscere chi sono i potenziali clienti, quali esigenze hanno, quali abitudini di navigazione hanno.
Il terzo punto è semplificare la strategia. Ogni imprenditore dovrebbe scegliere una nicchia specifica e concentrarsi su un determinato mercato di riferimento.
I canali che sono utilizzati per la crescita variano a seconda delle esigenze del cliente, ma quelli più importanti sono sicuramente Google e Facebook. Oltre a questi due strumenti viene utilizzato AdRoll per aumentare il numero di clienti in maniera esponenziale e in poco tempo, questo programma mostra le pubblicità agli utenti quando navigano su siti di terze parti.
Un altro programma utilizzato è Optimizely, serve per conoscere se porta più conversioni il sito web o l’applicazione per il cellulare. Infine c’è Trakio che consente di monitorare tutti i visitatori e tiene sotto controllo tutti i dati che servono per favorire le conversioni.
Questa figura professionale mira alla crescita dell’impresa, le sue conoscenze comprendono tutto ciò che riguarda il marketing online, ma possiede anche una buona preparazione nel campo della programmazione. Ogni consulente sa qual è il modo giusto per sviluppare nuove strategie innovative, economiche e anche di successo. I Growth Hacker ampliano la loro formazione costantemente per restare a passo con i tempi e le novità, in questo modo riescono ad aumentare le vendite in pochissimo tempo.
Fai del tuo lavoro il momento migliore della tua giornata.
Tutto lo spazio che vuoi, quando vuoi! Chiamaci