Se ti è piaciuto l’approfondimento sullo storytelling non perderti questo articolo su come diventare Food blogger di professione.
Ad ispirarci, come sempre, è ‘Il Book club di Spazio Daruma’ che, anche questo mese, ha selezionato per noi una serie di libri (pubblicati dalla casa editrice Dario Flaccovio Editore):
- “Digital Food” di Anna Bruno;
- “Come diventare food blogger” di Alba Caponetto;
- “Professione Food Writer” di Mariagrazia Villa.
Tre libri, un focus: la professione del food blogger.
CHI È IL FOOD BLOGGER?
Definiamo il Food blogger con una citazione di Roberta Garibaldi tratta dal libro Digital Food di Anna Bruno.
“Gli operatori sono il cuore pulsante della nostra Italia, delle nostre regioni, dei nostri territori. Sono gli ambasciatori delle identità locali, trasmettono l’unicità del luogo e delle sue caratteristiche, raccontano cibi e prodotti, tradizioni e modi di fare, piatti e ricette. Storyteller di vite, di terre e di terra, aneddoti divertenti e modi di cucinare e di fare non replicabili. Questo è il nostro valore unico che nessuno ci potrà mai copiare, fatto di uomini e donne che rappresentano il nostro paese”.
Fare il Food blogger è più di un ‘semplice’ lavoro? E’ un’arte, che permette di far conoscere al mondo intero i valori, gli usi e costumi di un territorio. E’ linfa vitale del turismo enogastronomico. Come ci si diventa? Innanzitutto senza fretta, per cui lo scopriremo step by step.
LE QUALITA’ NECESSARIE PER ESSERE UN FOOD BLOGGER
Alba Caponetto nel suo libro “Come diventare Food Blogger” individua tutte le qualità che deve avere un aspirante food blogger. In sintesi sono:
- passione per la cucina: se non cucini con il cuore, elaborare contenuti risulterà per te pesante con il conseguente abbandono e fallimento del blog stesso;
- sacrificio: per quanto sia bello stare ai fornelli e sperimentare nuove ricette, ci sarà sempre la tentazione di abbandonare il tuo progetto. Solo con un sano spirito di sacrificio riuscirai ad andare avanti nonostante le tentazioni;
- determinazione: un food blog non spicca il volo da un giorno all’altro. Quindi ci vuole una forte determinazione. Pensa che secondo l’autrice il 90% dei blog viene abbandonato entro 6 mesi dall’apertura, per l’impegno eccessivo richiesto e per l’assenza di risultati;
- costanza: mantenere acceso il rapporto con i tuoi lettori è di vitale importanza, quindi, devi pubblicare contenuti con costanza almeno una volta a settimana. Puoi aiutarti preparando un PED per organizzare al meglio il tuo lavoro;
- occhio fotografico: il detto dice “anche l’occhio vuole la sua parte”. È proprio così, perchè una bella immagine cattura l’attenzione dell’utente e lo invita a cliccare sulla pagina. Secondo l’ autrice, con una bella foto dovrai:
- “catturare l’attenzione tra i tantissimi contenuti concorrenti offerti da altri blog;
- generare interesse verso il piatto mostrato;
- suscitare il desiderio di provare il piatto;
- spingere l’utente a cliccare sulla tua foto e scoprire la ricetta, per poterla poi replicare a casa.
L’abilità fotografica ti servirà non soltanto per le foto del tuo blog, ma anche per i canali social correlati, dove l’immagine è centrale (pensa ad instagram)”;
- attitudine ai Social Network: per accrescere la visibilità dei tuoi contenuti. In un mondo digitale che va sempre più verso le relazioni creator-utente, devi necessariamente utilizzare questi canali per comunicare, per generare interazioni e per portare più gente sul tuo blog.
Se possiedi queste qualità puoi cimentarti a fare il food blogger. Sai che ci sono delle differenze tra questa professione e quella del food writer? I motivi: è vero, entrambi scrivono sul food, ma lo fanno in maniera differente.
Se il food blogger scrive contenuti per il suo blog e basta, e utilizza i social per generare più traffico su esso, il food writer può scrivere contenuti un po’ ovunque mettendo in mostra la sua creatività e il suo estro.
Però attenzione! Quest’ultimo può scrivere ovunque tranne che articoli blog, perché deve prima studiare la Seo per far risultare la sua scrittura efficace ai fini di scalare il motore di ricerca.
Certo, il food blogger può scrivere anche al di fuori della “prigione” Seo.
Se possiede un’ottima dote di creatività può redigere contenuti anche per giornali, riviste o addirittura libri di cucina. Non stiamo dicendo che il primo è meglio del secondo: entrambi sono operatori magnifici che valorizzano la cultura del cibo nel nostro territorio. Semplicemente, il food Blogger per scrivere deve prestare particolare attenzione all’analisi sopra citata.
Ti ha incuriosito il food writer? Prosegui la tua lettura. Apriamo una piccola finestra su questa professione.
5 aspetti da considerare per essere un Food Writer professionale
Per delineare il profilo del perfetto food writer ci serviamo di un altro libro, che consigliamo vivamente di sfogliare, intitolato “Professione Food Writer” di Mariagrazia Villa.
Secondo l’autrice sono 5 gli aspetti da tenere in considerazione:
- buona scrittura: devi scrivere in modo “chiaro, corretto,appropriato e accurato senza errori nella forma e nel contenuto”;
- originalità: “scrivi con la volontà di esprimere la tua voce e il tuo stile, sia come forma sia come punto di vista”. Cioè: rendi il tuo modo di scrivere accattivante, allegro, e soprattutto unico. Fai parlare il tuo io interiore;
- sinestesia: “scrivere di cibo e di vino presuppone l’abilità di ascoltare, non solo il gusto, ma tutti gli altri sensi, senza mettere loro la sordina, ma comunicando il piacere e le gioia dell’atto alimentare”;
- coinvolgimento del lettore: “scrivi prendendo per mano chi ti legge, senza abbandonarlo a se stesso o lasciarlo vagare confuso tra le tue parole, è fondamentale per farlo sentire valorizzato ed interessato alla tua comunicazione”;
- attitudine etica: “scrivi tenendo in considerazione la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del cibo”.
COME DIVENTARE FOOD BLOGGER
Molti pensano che per diventare food blogger sia necessario un approccio multicanale, ma il nostro consiglio è in primis quello di iniziare a scrivere articoli blog. Successivamente potrai utilizzare i canali social più adatti al tuo contenuto.
Grazie allo storytelling e a degli ottimi contenuti visual, potrai portare traffico sul tuo blog.
Per diventare un Food Blogger:
- individua una nicchia non competitiva: oggi non è semplice trovarla, ma è necessario lavorare su un settore specifico per emergere in tempi più o meno rapidi;
- studia i tuoi competitors: prendi ispirazione da loro (che significa: non copiare) e trova i punti deboli per offrire ai lettori una navigazione migliore;
- punta sulla continuità: per creare e mantenere vivo il rapporto con il tuo pubblico. Ti consigliamo, come già fatto in precedenza, di aiutarti strutturando un piano ed un calendario editoriale digitale;
- usa uno stile unico e un tone of voice che sia facilmente associabile all’immagine che intendi mostrare;
- produci contenuti visual all’altezza, facendoti consigliare da food stylist, ”cioè professionisti che lavorano e modellano il cibo in modo tale da renderlo irresistibile davanti alla fotocamera”(definizione tratta dal libro di Anna Caponetto).
Se sei arrivato alla fine di questo articolo, avrai certamente fatto una rapida introspezione e, quindi, capito se possiedi le qualità per diventare un food blogger e avrai imparato come diventarlo.
Se hai domande o hai bisogno di delucidazioni su questo argomento non esitare a contattarci sui nostri canali social.